SIMONE AZZURRINI // SAC SCULTORE
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE
1993 - 1996
MODELLA, RITRATTI, NIKE, DANSEUSE, BOZZETTI ASTRATTI, MONTE+ALBERO
La selezione qui presentata è di alcuni lavori plastici e grafici, realizzati all’Accademia di Belle Arti di Firenze tra il 1993 e il 1996, con studi sul modello vivente e sulla Nike di Samotracia. Sono opere in gesso, incentrate sulle poetiche di Paul Cézanne e di Medardo Rosso, del Cubismo, del Futurismo di Umberto Boccioni e sulla filosofia dell’Elan Vital di Henri Bergson, con uno sguardo al Romanticismo inglese e tedesco nel rapporto con Madre Natura. Il fulcro concettuale è il Simbolismo della forma.
Le ricerche e le sperimentazioni partono da quel processo dell’Avanguardia
Le ricerche e le sperimentazioni partono da quel processo dell’Avanguardia
(primo Futurismo), cercando di riattualizzare al nostro vissuto di fine XX secolo le problematiche della scultura, in seno ai rapporti della forma con la luce; affrontando l’analisi e la sintesi volumetrica, da statica a dinamica e le implicazioni della forma con l’ambiente, dalla forma chiusa alla forma aperta (la Scultura d’Ambiente teorizzata da Boccioni), fino alla ricerca di un Nuovo Soggetto (il concetto degli Ambienti di Lucio Fontana è fondamentale), utilizzando vari materiali.
MONTE RAZZO / TRANSIZIONE MATERICA
Un ciclo di opere sperimentali che nascono nel 1995-1996, presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, da studi anatomici effettuati sul Monte Razzo, la collina dalla forma piramidale che sovrasta il mio paese. Attribuisco ad essa lo stesso significato simbolico che Paul Cézanne dava al suo monte Sainte Victoire o Umberto Boccioni a Forme uniche nella continuità dello spazio. Con le implicazioni materico-atmosferico-ambientali della ricerca di Medardo Rosso e la struttura architettonica a spirale tipica delle opere di Boccioni.
Sono realizzati in vari materiali: cera, terra, rete, terracotta, gesso, bronzo e basati sulla piramide e sulla sua rotazione spiralica come simbolo della vita e del suo divenire, attraverso la forma che cerca una compenetrazione con l’ambiente, alla ricerca di un nuovo soggetto: Nuovo Concetto di Scultura.